"IL GIOIELLO DENTRO DI ME"

    "Il gioiello dentro di me" di Anna Llenas 

    Gribaudo Editore - Età di lettura: da 5 a 99 anni 

    Nasciamo ricchi, dotati di una nostra personalissima essenza, un tesoro che ci rende unici, liberi...capaci di qualsiasi cosa.

    Tutto troppo "rosa", qualcuno penserà.

    Allora con il tempo può succedere che iniziamo a nascondere quello che siamo, mettendo strati su strati, "...in ognuno di questi strati stanno le nostre paure".

    E così arriva un giorno in cui, guardandoci allo specchio, non ci riconosciamo più.

    Ma "la nostra essenza è sempre lì...e possiamo recuperarla ".

    Torneremo sui nostri passi per capire dove l'abbiamo persa, cercheremo e incontreremo qualcuno che ci aiuterà "a togliere via gli strati", che ci apprezzerà per quello che siamo. Piano piano si risveglierà l'amore per noi stessi, ci sentiremo di nuovo liberi...e il gioiello che abbiamo sempre avuto dentro di noi tornerà a brillare. 

    Libro per bambini, consigliato ad adolescenti e adulti. 

    Splendide illustrazioni che vanno lette al pari delle parole. 

    Buona lettura! 

    a cura di Martina Carlesso 


     
    "GEOGRAFIA DI UN DOLORE PERFETTO" di Enrico Galiano

    Enrico Galiano questa volta decide di aprire una finestra sul rapporto figlio-padre.

    Affacciarsi a questa finestra non significa però dare un’occhiata veloce e distratta…bensì conoscere, pagina dopo pagina, in modo sempre più approfondito e intimo, quello che abita il cuore di Pietro, protagonista del romanzo, figlio di Nando.

    Pietro è ora adulto, a sua volta padre, e si chiede “Quand’è che si smette di essere figli? C’è un giorno, un momento, una linea che superi e poi non sei più figlio di qualcuno, ma solo un uomo o una donna?”

    Anche un padre può essere scelto. Io scelsi il mio, un minuto prima di perderlo”

    Da qui parte il viaggio, figurato e reale al tempo stesso, che gli permetterà di ripercorrere sentimenti, sovente non dichiarati, e parole, anch’esse spesso rimaste inespresse. Tutto può assumere nuovi significati, Pietro adulto sembra comprendere ora il perché di comportamenti e vicende, i giudizi e le interpretazioni di un bambino possono mutare…cambiare prospettiva può stravolgere ogni cosa. Seguiranno molteplici tentativi, più o meno riusciti, di recuperare il tempo perduto in questa relazione.

    Un rapporto, quello tra Pietro e Nando, costellato di odio e amore…ma soprattutto di amore, quel filo rassicurante che guida e conduce quando ci sente smarriti, quando sembra che la strada maestra sia persa, quando il buio prevale sulla luce.

    “Capita a volte di sentirsi isole. Ma mai dimenticarsi che fra isola e isola, anche se sommersa, sempre terra c’è”

    Pietro ci fa conoscere anche una nuova parola, spezzanza, Spezzanza “è quando ti senti spezzato, sempre. Anche quando sorridi, anche quando sei felice e spensierato, sai che sei rotto in qualche punto, come un giocattolo difettoso”

    Dentro la parola spezzanza però “suona la musica di un’altra, più conosciuta, più bella, dentro la spezzanza c’è sempre anche un po’ di speranza…”

    Si potrebbe definire questo romanzo un cammino a piedi nudi tra i sentimenti.

    A volte sul terreno troveremo dei sassi appuntiti, altre volte affonderemo nel fango…ma quando un morbido tappeto d’erba ci accarezzerà non potremo che dire “ne è valsa la pena”.

    Libro consigliato a ragazze e ragazzi, ma soprattutto a genitori.

    La penna di Enrico Galiano non manca di ironia; a dispetto del titolo, più di una volta l’autore vi strapperà un sorriso

    Buona lettura!

    a cura di Martina Carlesso

     

    “L’APPELLO”

    “L’appello” di Alessandro D’Avenia

    Mondadori Libri

    Età di lettura: da 13 anni

     

    “Non sapevo fosse cieco, è sicuro di voler accettare l’incarico annuale?”

    Chi deve rispondere a questa domanda è Omero Romeo, cieco assoluto dall’età di 40 anni, insegnante di scienze convocato per una supplenza annuale presso una scuola superiore. 

    La classe che gli verrà affidata è una quinta, un po’ “sfortunata”, riferisce il preside, “è un miracolo che siano arrivati alla maturità”, sottolinea.

    Prima di entrare in classe il professor Romeo conosce la signora Patrizia, assistente tuttofare innamorata del suo lavoro ma soprattutto dei ragazzi. Patrizia accetta con entusiasmo di fare da guida al professore

    “Ma certo! Non c’è niente che mi sfugga! Sarò la sua spia…”

    Alla richiesta dell’insegnante di conoscere il segreto per conquistare la classe, Patrizia risponde: “Bisogna voler loro più bene di quanto riescano a volerne a se stessi” 

    Insomma, le premesse non sono esattamente incoraggianti, il professor Romeo ha capito che avrà a che fare con un gruppo “bello tosto”...ciò nonostante non ha dubbi, accetta l’incarico e si dirige convinto verso l’aula assegnata, accompagnato da Patrizia ovviamente!

    Il primo incontro con i ragazzi viene raccontato in maniera dettagliata dall’autore e particolare attenzione viene dedicata alla descrizione della modalità con la quale il professore effettuerà giornalmente l’appello.

    “Dal momento che io non posso vedervi, dal vostro nome dipenderà la vostra stessa vita, come nella tavola periodica la posizione dell’elemento dal numero atomico…ciascuno di voi si alzerà e scandirà il suo nome…dopo racconterete che cosa lo definisce meglio, come se doveste descrivere un minerale nelle sue manifestazioni essenziali…”

    E questo raccontarsi dipenderà dalla domanda che il professore porrà quotidianamente ai ragazzi, ad esempio

    "nell'appello di oggi mi racconterete il vostro orizzonte degli eventi, ciò che inghiotte la vostra luce e dal quale vorreste tenervi lontani, ma la cui forza di gravità è talmente forte che è impossibile sottrarvisi. Cominciamo?”

    Inizia un percorso lungo un anno scolastico, che permetterà al professore di conoscere in maniera sempre più approfondita ogni studente ma che, soprattutto, consentirà ad ognuno di loro di fare un viaggio nel proprio essere più intimo, alla scoperta di sfaccettature e sfumature a volte sconosciute anche a loro stessi. Qualcuno troverà il coraggio di svelare a tutti un proprio talento, qualcun altro per la prima volta sentirà di “valere abbastanza”, altri ancora riusciranno finalmente a raccontare il proprio passato senza vergognarsi e senza temere il giudizio dei compagni.

    L’intero romanzo dà un nuovo significato alla pratica dell’appello, intesa qui come valorizzazione del singolo, stare ad ascoltare quello che ciascuno ha da dire, scoprirlo giorno dopo giorno.

    Questo nuovo modo di “chiamare” i ragazzi oltrepasserà la soglia dell’aula, se ne parlerà in tutta la scuola e anche oltre. Il fenomeno sarà accolto con entusiasmo ma non mancheranno forti critiche al professor Romeo.

    Pensate che questo scalfirà le sue convinzioni convincendolo a fare dei passi indietro?

    “Al nostro nome rispondiamo: PRESENTE! perché accende tutto il nostro destino come un interruttore fa con la luce”

    “Non si può rispondere al proprio nome per abitudine, ma per inquietudine”

    Buona lettura!

    a cura di Martina Carlesso


    L’AMORE DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO

    “L’AMORE DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO” di Laura Primon e Angelo Baron

    Attilio Fraccaro Editore

    Età di lettura: da 13 anni

     

    Angelo Baron viene in possesso di una raccolta di lettere, si tratta della corrispondenza originale tra i primi migranti veneti in Brasile e i parenti rimasti nella campagna padana. 

    L’autore riferisce di aver iniziato a leggere la prima lettera e di non essere più riuscito a fermarsi… trovandosi inaspettatamente catapultato in un’epoca che, pur apparendo lontanissima, in realtà riguarda i nostri nonni, bisnonni, le nostre origini.

    Ed è proprio la consapevolezza di avere tra le mani del materiale prezioso che lo spinge a trascrivere integralmente e pubblicare, nella seconda parte del libro, i testi di queste lettere, senza cambiare una parola o una virgola né correggendo gli errori grammaticali sparsi tra le righe; l’intento era infatti quello di far rivivere al lettore difficoltà, gioie e speranze delle famiglie di emigranti.

    Porto Alegre 11 1930

    “Carissima Sorella

    con molto ritardo risponda alla tua letera, ora te dirò il motivo che forse lo saprai anche tu dai giornali la gran rivolusione qui in Brasile, e no si poteva scrivere per causa che era tuto fermo non entrava e non usiva, grasia dio e andata terminata la rivolusione ora core tuto come prima…”

    La prima parte del libro è stata invece curata da Laura Primon, scrittrice di Marostica, la quale ha trasformato le storie di queste donne e di questi uomini in un vero e proprio romanzo, dando magistralmente vita ad una trama appassionante e coinvolgente.

    La volontà dell’autrice è di riportare fatti e aneddoti, arricchendoli però di quell’ampio ventaglio di emozioni che certamente anche nella realtà del tempo avranno travolto e avvolto chi partiva per mare con tanti sogni e poche certezze.

    “Il mare era una tavola, una tavola color cobalto screziata di sole. Maria suo malgrado fu presa da tanta bellezza e per un attimo fu quasi grata di aver conosciuto il mare. Vincenzo la raggiunse, le mise le mani sulle spalle, le sfiorò i capelli con un bacio. Gesti che nella vecchia vita non avrebbe mai fatto alla luce del sole”

    In particolar modo Laura Primon dedica spazio alle anime femminili, dando voce a pensieri ed emozioni delle donne dell’epoca, cosa che nella realtà contadina, soprattutto veneta, era al tempo impensabile…non a caso ci ricorda che la parola che stava più sulla bocca delle donne era “pasiensa”, ad indicare una sorta di rassegnazione al ruolo silenzioso di colonne portanti delle famiglie, figure indispensabili ma sovente poco valorizzate.

    “Angela, mamma di Maria, aveva però sentito dire che quel Vincenzo sognava il Brasile e questo le faceva sanguinare il cuore. Una bocca in meno era un sollievo per la famiglia, ma una figlia al di là dell’oceano era una pena che non avrebbe mai voluto provare. Allora però certi sentimenti ognuno li teneva per sé e la mamma di Maria non confessò mai alla figlia speranze e timori.

    Un romanzo che sa di realtà, che racconta di fatiche e dolori, di sogni e coraggio.

    “Caro Amore Mio

    Sei seduta? No? Allora siediti, meglio in poltrona, perchè questa che hai tra le mani è la più lunga lettera d’amore che sia mai stata scritta… 

    Buona lettura!

    a cura di Martina Carlesso

     


    “LO STRANO CASO DEL DOTTOR JEKYLL E MISTER HYDE”

    “Era notte fonda. Stavo tornando a casa e le strade attorno a me erano completamente deserte”

    “...un edificio dall’aspetto sinistro che appariva in totale abbandono”

     “E qui viene la parte spaventosa della storia…

     Bastano poche righe tratte dal grande classico di Robert Louis Stevenson per ritrovarsi di colpo immersi in un’atmosfera di mistero e paura…emozioni che potrebbero impadronirsi del lettore, invitandolo a fuggire verso storie meno “oscure”, ma che in questo caso innescano invece la reazione contraria, una serie di domande comincia infatti ad affollare la mente…

     Chi è questo strano individuo, lo spregevole signor Hyde?

     Tutti coloro che l’hanno incontrato sono concordi nel definirlo “un uomo dall’aria strana, dà l’idea di essere deforme ma in realtà non mostra alcuna deformità…ricordo bene il suo volto, ma non so descrivertelo!”

     Quale legame esiste tra il Dottor Jekill, stimato Dottore in Medicina e in Legge nonché Membro dell’Accademia Nazionale Inglese delle Scienze e il malvagio Mister Hyde?

     La vicenda si fa intrigante, quindi non si può che voltare pagina e continuare a leggere!

     Il racconto si svolge a Londra intorno al XIX secolo. Il signor Utterson “di professione avvocato”, è colui che apre il racconto e che ci guiderà fino alla sua conclusione, aiutandoci a dipanare la matassa di questo “strano caso”.

     L’universalità di questa storia è tale che divenne ed è tuttora in uso l’espressione “dottor Jekill e mister Hyde” per definire l’ambivalenza del comportamento umano, la possibilità che l’uomo ha di scegliere in ogni momento da che parte stare, quale natura far prevalere… 

     Arrivati a questo punto risulta piuttosto arduo continuare la presentazione senza correre il rischio di anticipare eccessivamente contenuti ed epilogo, pertanto…

     Buona lettura!

    a cura di Martina Carlesso

     

    “LO STRANO CASO DEL DOTTOR JEKYLL E MISTER HYDE”

    di Robert Louis Stevenson

     

    Edizioni Biancoenero

     

    Età di lettura: da 11 anni


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