"GEOGRAFIA DI UN DOLORE PERFETTO" di Enrico Galiano
- Martina Carlesso
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Enrico Galiano questa volta decide di aprire una finestra sul rapporto figlio-padre.
Affacciarsi a questa finestra non significa però dare un’occhiata veloce e distratta…bensì conoscere, pagina dopo pagina, in modo sempre più approfondito e intimo, quello che abita il cuore di Pietro, protagonista del romanzo, figlio di Nando.
Pietro è ora adulto, a sua volta padre, e si chiede “Quand’è che si smette di essere figli? C’è un giorno, un momento, una linea che superi e poi non sei più figlio di qualcuno, ma solo un uomo o una donna?”
“Anche un padre può essere scelto. Io scelsi il mio, un minuto prima di perderlo”
Da qui parte il viaggio, figurato e reale al tempo stesso, che gli permetterà di ripercorrere sentimenti, sovente non dichiarati, e parole, anch’esse spesso rimaste inespresse. Tutto può assumere nuovi significati, Pietro adulto sembra comprendere ora il perché di comportamenti e vicende, i giudizi e le interpretazioni di un bambino possono mutare…cambiare prospettiva può stravolgere ogni cosa. Seguiranno molteplici tentativi, più o meno riusciti, di recuperare il tempo perduto in questa relazione.
Un rapporto, quello tra Pietro e Nando, costellato di odio e amore…ma soprattutto di amore, quel filo rassicurante che guida e conduce quando ci sente smarriti, quando sembra che la strada maestra sia persa, quando il buio prevale sulla luce.
“Capita a volte di sentirsi isole. Ma mai dimenticarsi che fra isola e isola, anche se sommersa, sempre terra c’è”
Pietro ci fa conoscere anche una nuova parola, spezzanza, Spezzanza “è quando ti senti spezzato, sempre. Anche quando sorridi, anche quando sei felice e spensierato, sai che sei rotto in qualche punto, come un giocattolo difettoso”
Dentro la parola spezzanza però “suona la musica di un’altra, più conosciuta, più bella, dentro la spezzanza c’è sempre anche un po’ di speranza…”
Si potrebbe definire questo romanzo un cammino a piedi nudi tra i sentimenti.
A volte sul terreno troveremo dei sassi appuntiti, altre volte affonderemo nel fango…ma quando un morbido tappeto d’erba ci accarezzerà non potremo che dire “ne è valsa la pena”.
Libro consigliato a ragazze e ragazzi, ma soprattutto a genitori.
La penna di Enrico Galiano non manca di ironia; a dispetto del titolo, più di una volta l’autore vi strapperà un sorriso
Buona lettura!
a cura di Martina Carlesso