PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “ADOTTIAMO UN ALVEARE”
- Redazione
- Una lettera da
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Domenica 19 maggio alle ore 18.30 presso l’aula video del patronato di Cusinati di Rosà l’Associazione Studio Valore ha presentato il progetto “Adottiamo un Alveare”.
Tale iniziativa è nata da una bella chiacchierata intercorsa con l’apicoltore Giovanni Parolin dell’erboristeria Biancospino, il quale ci ha illustrato le molteplici qualità delle api, piccolo insetto che quasi passa inosservato nei nostri giardini, ma infinitamente importante per il mantenimento della biodiversità del pianeta.
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L’associazione dunque, compresa l’importanza, ha scelto di investire i proventi derivanti dal 5X1000 adottando una famiglia di api, nello specifico un nucleo di Apis mellifera sottospecie Ligustica. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione dell’apicoltore Giovanni Parolin, che ha messo a disposizione il suo prezioso tempo e le sue conoscenze per aiutarci ad accudire la famiglia di insetti, e del dottor Damiano Fioretto, socio fondatore dell’azienda Apiamoci di Isola Vicentina, luogo da cui arrivano le nostre piccole “ragazze”.
Come possiamo correlare le api con gli obiettivi che da sempre persegue l’Associazione in termini di supporto allo studio?
Le api hanno molte cose in comune con noi esseri umani, specialmente dal punto di vista del loro apprendimento. Anzitutto sono dotate di un cervello estremamente evoluto e di un sistema nervoso che permette loro una perfetta comunicazione interna ed una gestione dell’ambiente in cui vivono. Esse inoltre compiono una serie di funzioni cognitive, le stesse che mettiamo in atto noi umani quando apprendiamo: attivano la percezione attraverso i loro 5 sensi, esplorano l’ambiente e imparano ad orientarsi e a sfruttare la posizione del Sole per comunicare tra loro, sono inoltre chiamate alla resistenza allo sforzo e all’adattamento alle condizioni atmosferiche. Le api, proprio come noi, si organizzano in gruppi estremamente complessi (un’arnia può ospitare anche 60.000 abitanti) all’interno dei quali tutti hanno il loro ruolo e sono chiamati a lavorare in squadra nel rispetto reciproco.
Ci ha molto sorprese scoprire, attraverso le spiegazioni del dott. Damiano Fioretto, come le api, nell'arco della loro vita, svolgano diversi compiti a seconda della loro età. Da quando nascono e fino ai 21 giorni non escono dall'alveare, ma si impegnano nelle attività “domestiche”. Un’ape, infatti, non diventa BOTTINATRICE (ape che raccoglie il nettare) da subito ma deve “imparare l’arte e metterla da parte”. Ecco che allora le neonate si affaccendano come PULITRICI, cioè si occupano di mantenere puliti i favi e tutto l'alveare. Questo è assolutamente in linea con il consiglio che diamo sempre ai genitori: fate svolgere attività domestiche ai vostri figli perché attraverso queste imparano la precisione, il senso del dovere, la resistenza allo sforzo. Solo successivamente le api operaie diventeranno produttrici di cera, immagazzinatrici, guardiane ed infine esploratrici.
Attraverso la metafora dell’ape vogliamo dunque aiutare i nostri ragazzi a capire l’importanza delle abitudini cognitive e dell’allenamento, del rispetto reciproco e della resistenza allo sforzo, della capacità di adattarsi alle situazioni nuove e agli imprevisti.
Un ringraziamento speciale va al dottor Damiano Fioretto che nel corso della serata ha descritto le api e il mondo dell’apicoltura con entusiasmo e grande passione trasmesse attraverso spiegazioni chiare e ricche di lessico specifico, il quale è stato puntualmente accompagnato da chiarimenti più semplici ed utilizzo di esempi pratici per favorire la comprensione anche ai tanti bambini presenti in sala. Ha accolto tutte le domande, sia degli spettatori adulti che dei più piccini, e si è messo a disposizione anche oltre la presentazione per conversare con i partecipanti offrendo e facendo assaggiare i prodotti della propria azienda: miele allo zafferano e dei pezzettini di favo.
Ringraziamo calorosamente l’apicoltore Giovanni Parolin, che ci ha guidate e supportato fin dalla nascita di tale progetto e che si è impegnato ad accogliere ed accudire la nostra famiglia.
Un ultimo ringraziamento va alle tante famiglie che hanno partecipato all’evento e a tutti coloro che hanno scelto e sceglieranno di destinare il 5X1000 all’Associazione. I proventi futuri saranno investiti per garantire la cura delle piccole api e, perché no, per ricavare un po' di miele che saremo liete di farvi assaggiare.
A cura della Redazione