Obiettivi dell’attività: stimolare la curiosità, la manualità e il coordinamento, promuovere la conoscenza scientifica attraverso la sperimentazione.

Un esperimento che coniuga scienze, arte e divertimento!

UN ESPERIMENTO CHE CONIUGA SCIENZE, ARTE E DIVERTIMENTO!

Materiale

- Una bottiglia di plastica di almeno 1 litro di capienza 

- Un imbuto

- Acqua

- Olio di semi o olio baby

- Colorante alimentare blu

-Conchiglie, sabbia, piccoli pesci giocattolo, piccole pietre di vetro

Procedimento:

- Riempite di acqua del rubinetto la nostra bottiglia, riempiendola per circa 1/3. Aggiungete quindi qualche goccia di colorante alimentare blu.

- Agitate molto bene la bottiglia, in modo che il colorante si disciolga alla perfezione, aggiungendone se necessario per raggiungere il colore desiderato

- Infine riempite il resto della bottiglia (deve essere completamente piena) con l’olio vegetale o olio baby, aiutatevi con l’imbuto se necessario.

- Chiudete molto bene il tappo, quindi capovolgete a testa in giù la bottiglia e guardate il vostro oceano che prende forma! Si creeranno bolle, onde e movimenti super affascinanti, e il giallo dell’olio e l’azzurro del colorante si mischieranno creando un colore che ricorda moltissimo l’oceano in un giorno di sole abbagliante.

-Se volete completare il vostro oceano, prima di inserire l’acqua e l’olio, potete aggiungere: delle conchiglie, delle pietre di vetro, della sabbia e dei pesci giocattolo sul fondo.

Potete anche realizzare una medusa utilizzando uno sacchetto trasparente: ritagliare la parte inferiore del sacchetto, piegatela a metà e ritagliate un quadrato, Create la testa della medusa spingendo il centro del quadrato verso l'alto in un cerchio e legandolo con il filo interdentale. Lasciate la corda un pò allentata in modo che sia disponibile una sacca d'aria e tagliate il filo.

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N.B. L’oceano in bottiglia oltre ad essere un’attività che stimola l’esperienza sensoriale, secondo il metodo Montessori è anche utile per distogliere i bambini dall’agitazione e riportarli alla calma.

A cura di Mara Campagnaro