Un film indiano drammatico del 2007 diretto da Ahmir Khan che tratta il problema della dislessia che è stata per molti anni considerata una “moda”.

Il film è il punto di partenza per una riflessione profonda che genitori ed insegnanti, in qualità di educatori, sono chiamati a fare per poter rispondere in maniera corretta al problema. Nonostante la formazione continua su questo argomento (ricordiamoci che la prima legge sui disturbi dell’apprendimento è uscita nel 2010 in Italia- legge 170/2010) persistono nell’ambito educativo e familiare persone che stentano a comprendere le difficoltà che questi bambini/ragazzi hanno durante l’apprendimento e si ostinano pertanto a nasconderle o peggio ancora a negarle, impendendo loro così di coltivare talenti che chiedono solamente di poter esprimersi… in maniera diversa.

Tra le migliori scene vi è il momento in cui l’insegnante di Ishaan (protagonista del film), dopo aver compreso che le difficoltà del suo alunno sono riconducibili alla dislessia, spiega alla classe cosa essa sia, con simpatia ma grande concretezza, a partire da esempi di personaggi storici conosciutissimi, come Albert Einstein e Leonardo da Vinci. In un momento precedente invece, lo stesso insegnante spiegava alla famiglia di Ishaan, che crede il figlio “stupido e svogliato”, cos’è la dislessia e come ciò si ripercuota sul suo rendimento scolastico.

A cura di Federica Comunello