INDIPENDENCE DAY

    INDIPENDENCE DAY

    Il 4 Luglio, meglio conosciuto come Giorno dell’Indipendenza, è una data di particolare importanza per il popolo americano perché si festeggia la festa nazionale degli Stati Uniti che commemora l’entrata in vigore della Dichiarazione d’Indipendenza.

    Il 4 Luglio 1776 gli Stati Uniti divennero ufficialmente indipendenti: venne firmato il documento con cui le 13 colonie americane dichiararono la loro emancipazione dalla Gran Bretagna. La Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti venne approvata a Philadelphia e venne redatta dalla cosiddetta Commissione dei Cinque, ovvero 5 esponenti appartenenti a diversi ambiti territoriali americani: Thomas Jefferson (Virginia), John Adams (Massachussets), Benjamin Franklin (Pennsylvania), Robert Livingston (New York) e Roger Sherman (Connecticut). Essi provenivano tutti da regioni del Nord (poiché le forti spinte indipendentiste provenivano proprio dai territori settentrionali) ad eccezione di Jefferson.

    Il Sud invece era popolato da molti realisti e monarchici ed era considerato dagli indipendentisti come un’incognita. Per questo motivo la redazione della Dichiarazione venne affidata a Jefferson, al fine di assicurare l’adesione al progetto anche da parte dei territori meridionali. In questo modo venne quindi consolidato l’impegno del Sud contro la Corona inglese e assicurata la causa dell’Indipendenza.

    Rispetto ad altri documenti la “Declaration” è un documento giuridico piuttosto consistente che implica una rottura radicale: si trattava infatti di una protesta che lasciava poco spazio all’ipotesi di un’eventuale riconciliazione.

    La Dichiarazione d’Indipendenza venne anche concepita come rito di passaggio performativo, non si trattava di un documento da inviare, ma andava letto davanti a tutta la comunità e doveva convincere della necessità dell’Indipendenza. Per questo motivo è caratterizzato da pause che lo rendono idoneo ad essere esposto pubblicamente. Il linguaggio utilizzato è inoltre pulito, chiaro e comprensibile a tutti; un linguaggio di tipo sentimentale, volto a commuovere e a suscitare l’entusiasmo e la partecipazione degli uditori. Il contenuto della dichiarazione è considerata una grande composizione retorica che si basa sul senso fondamentale dell’auto-preservazione, dell’autoconservazione e vuole essere una lamentela nei confronti del sovrano inglese che non ha fatto il suo dovere secondo le leggi divine e della natura. Questo è il primo documento nel quale ci si rivolge in maniera esplicita al sovrano perché solitamente tutte le lamentele e le proteste venivano rivolte al Parlamento o a un intermediario.

    Nella versione iniziale Jefferson aveva utilizzato un linguaggio molto più accusatorio di quanto non fosse poi stato effettivamente approvato, e nella parte finale del documento gli altri membri della commissione hanno voluto aggiungere l’elemento religioso, il richiamo (in ottica illuministica) religioso doveva infatti essere fondamentale al fine di affidare l’Indipendenza nelle mani di Dio. In aggiunta Jefferson sottolineò l’importanza della “pursuit of happiness”, ovvero tutti gli uomini dovevano avere “la vita, la libertà e la ricerca della felicità”. Questa frase permise di mobilitare e rendere dinamica la vita sociale, al fine di proiettare il cittadino verso il futuro.

    Il 4 luglio è una ricorrenza divenuta nel corso degli anni successivi una celebrazione nazionale, simbolo dell’unità Americana, ancora oggi sentita profondamente.


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