MIGLIORARE L’UDITO PER MIGLIORARE LE CAPACITÀ COGNITIVE
- Roberta Zonta
- per i nonni
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I vostri figli e nipoti vi hanno detto che non sentite i rumori più come una volta? Non vi accorgete che qualcuno vi sta parlando? I suoni sono meno chiari?
E voi sapete che è vero, che il vostro udito ha perso qualità, ma non ancora del tutto...quindi pensate che non sia da preoccuparsi troppo.
Avete ragione, non è nulla di così grave, ma vi consigliamo comunque di fare un controllo dell’udito non appena sarà possibile. E perchè?
Una ricerca condotta da Sarant insieme a molti collaboratori e pubblicata nel Gennaio 2020 ha dimostrato che il 97% degli anziani che iniziano ad usare un apparecchio acustico per un disturbo dell’udito manifestano miglioramenti sensibili nella capacità di attenzione, pianificazione e organizzazione. I partecipanti a questo studio avevano un’età compresa tra i 62 e gli 82 anni e sono stati valutati prima e dopo 18 mesi dall’installazione dell’apparecchio acustico. Come già riportato, durante la seconda valutazione gli autori hanno dimostrato un miglioramento in molte funzioni cognitive, ma non solo: i partecipanti hanno riferito minor sensazione di disabilità dovuta alla perdita dell’udito e miglior qualità della vita.
Quindi, unitamente ad altre buone abitudini, come una sana alimentazione e l’esercizio fisico, anche la compensazione della perdita dell’udito contribuisce a rallentare l’invecchiamento cognitivo. Gli autori infatti scrivono così all’inizio della loro ricerca, pubblicata nel Journal of Clinical Medicine: “la perdita dell’udito è un fattore di rischio modificabile per la demenza in età avanzata”. Modificabile è una parola chiave: sentendo meglio è possibile migliorare le proprie capacità, grazie alle moderne tecnologie auricolari.
Questo articolo è la traduzione e il riassunto dei concetti principali di una ricerca che trovate a questo link:
A cura di Roberta Zonta