
CAMMINARE TRA STORIA, MONTAGNA E CIELO: ALTA VIA DEL TABACCO, UN PERCORSO UNICO NEL SUO GENERE.
- Barbara D'Allura
- Passatempi
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Non molti sanno che dal centro di Bassano del Grappa inizia uno dei sentieri più caratteristici dell’intero Arco Alpino.
A poche centinaia di metri dallo storico Ponte degli Alpini, sulla riva destra del fiume Brenta, inizia l’Alta via del Tabacco.
Un percorso che lasciato il fiume poco più a nord della città, si inerpica dolcemente, costeggiando per più di 30 km il lato orientale dell’Altopiano dei Sette Comuni.
Il sentiero, una volta lasciata Bassano, sale sulle Colline di San Michele e da qui prosegue il suo tragitto nel fianco della montagna fino al paesino di Costa nel Canal del Brenta.
L’Alta via del Tabacco riunisce in un unico percorso quelli che un tempo erano chiamati ‘’trodi’’ del tabacco, cioè quella rete di sentieri utilizzata dai coltivatori e dai contrabbandieri.
Nei secoli scorsi e fino al dopoguerra, il tabacco rappresentava l’unica coltivazione presente nella Valle tanto che i contadini hanno cercato a fatica di ricavare sempre più terreno dal fianco della montagna creando i caratteristici terrazzamenti sostenuti con alti muri a secco, le ‘masiere’.
Il tabacco di cui parliamo e’ il Tabacco Nostrano del Brenta, una particolare tipologia introdotta e sviluppatasi in questo territorio grazie ai monaci dell’ Abbazia della Santa Croce di Campese.
Ben presto il Nostrano del Brenta si diffuse oltre le mura dell'abbazia segnando in modo definitivo lo sviluppo sia in senso morfologico (con i terrazzamenti) sia in senso economico (si coltiva una monocultura) dell'intera Valle del Brenta.
I sentieri che ora l’Alta Via del tabacco riscopre e riunisce non erano solo vie per la merce ma rappresentano soprattutto delle vie di comunicazione e di scambi sociali per la popolazione.
L’alta Via del Tabacco viene infatti definita un museo diffuso, un vero e proprio museo all’aria aperta. Lungo il suo percorso i luoghi di interesse sono molteplici e diversificati.
Vi sono luoghi di interesse naturalistici e paesaggistici legati alla conformazione carsica della montagna come le grotte naturali, dette covoli oppure i Calieroni vere e proprie piscine naturali in località Valstagna.
Non mancano in luoghi di interesse religioso come l’Abbazia di Campese e l’Eremo di San Bovo.
Vi sono poi luoghi dove si può toccare con mano i segni di quelle che sono state le coltivazioni del tabacco con le masiere e le vecchie alte case contadine dove le preziose foglie venivano messe ad essicare.
Lungo il percorso si incontrano anche Musei veri e propri quali il Museo Etnografico di Valstagna e quello del tabacco di Carpanè.
L’intero percorso può essere diviso in tre tratte.
Il Primo Tratto, lungo circa 11 km parte dal Ponte Vecchio, passa per Campese e arriva a Campolongo. Il tempo stimato è di circa 4,5 ore, con un dislivello di 600 m.
Il Secondo Tratto parte invece da Campolongo e dopo aver raggiunto Oliero si arriva a Valstagna. Il tempo previsto per percorrere i 14,6 Km è di circa 5 ore.
Il Terzo Tratto parte dalla cittadina di Valstagna in località Spizzo di Valstagna e arriva dopo 8 Km in località Costa.
Percorrerle per intero è un’impresa che occupa alcune giornate per cui si può scoprirle un pò per volta, con scarpe da trekking e bastoncini, prendendosi il tempo di ammirare un paesaggio unico nel suo genere così ricco di storia e scorci naturali di rara bellezza.
A cura di Barbara D'Allura